Yoga per la Donna di Gita Iyengar – recensione
Nel suo libro Yoga per la Donna, Gita Iyengar, figlia del celebre Maestro BKS Iyengar, risponde così alla domanda: “lo yoga è adatto alle donne?”
“Lo yoga è benefico sia per gli uomini che per le donne, ma le donne hanno bisogno dello yoga ancora più degli uomini, poiché le responsabilità che la natura ha loro imposto sono maggiori.”
Il ruolo della donna secondo Gita Iyengar
Nella parte introduttiva, oltre a trattare di salute in ottica ayurvedica e di filosofia yoga — facendo riferimento a testi classici come lo Yoga Sutra, il Bhagavad-Gita e le Upanishad — Gita si sofferma a spiegare il ruolo della donna in società:
“La donna è chiamata a svolgere molti ruoli lungo l’arco della sua vita, quello di figlia, sorella, moglie, madre e amica, nei quali è chiamata a dare il meglio di se’. […] Oltre ai ruoli tradizionali, bisogna aggiungere quelli che ricopre in società. In quest’epoca di competizione continua, la donna è diventata dottore, avvocato, professore, o ricopre cariche politiche, e assolve degnamente ai propri doveri. Tuttavia, a volte, questa competizione esaurisce completamente la sua capacità di sopportazione, la spinge a uno stato di prostrazione fisica e mentale e l’attenzione che rivolgeva alla famiglia e ai figli si attenua. I risultati sono trascuratezza e frustrazione.”
E prosegue:
“La donna attraversa quattro stadi nella vita, infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia, durante i quali deve affrontare problemi e conflitti interiori. Tutto ciò influisce sugli organi, sulla fisiologia in generale e sulla mente, e molta parte della sua energia si consuma nell’adeguarsi a una nuova condizione durante questi periodi di cambiamento. […] La donna attraversa tre fasi particolarmente delicate: la fase fertile, il parto e la menopausa. […] Lo sforzo continuo dell’essere donna e madre, legato com’è al lavoro da svolgere e ai doveri, le insegna ad affrontare il mondo e le sue contraddizioni con equanimità.”
Una pratica specifica
In questo testo classico Gita dimostra come la pratica delle Asana (posture) e del Pranayama (controllo del respiro) possa aiutare la donna a ritrovare la stabilità fisica e mentale per adempiere ai propri doveri e a mantenere la sua femminilità. La pratica va però adattata al corpo femminile che presenta diversità fisiche, emotive e fisiologiche dal corpo maschile.
La descrizione dettagliata delle asana con illustrazioni in bianco e nero dell’autrice o della sorella occupa la parte centrale del manuale. Le asana sono raggruppate per orientamento (posizioni in piedi, in avanti, indietro, ecc.), e includono sia le variazioni adatte a ogni fase, anche in caso di disturbo, sia le implicazioni fisiche e curative con attenzione alla salute della donna.
Nonostante non siano molto facili da navigare, ho trovato molto utili le tavole che enucleano le posizioni, i programmi settimanali e il corso triennale, con sequenze graduali e progressive. Di notevole interesse è l’intera sezione dedicata alla pratica di yoga nel periodo della gravidanza.
Pubblicato la prima volta nel 1983, questo libro dimostra che, attraverso la pratica dello yoga, le donne possono trovare la loro autorealizzazione. Il volume si presenta come un manuale di Yoga Kurunta (yoga per l’autodidatta) utile a tutto il regno femminile, ma per me rimane un testo principalmente rivolto agli insegnanti di yoga e a chi sia interessato ad approfondire intensamente la pratica e la conoscenza dello yoga.
Yoga per la Donna è un grande testo che si propone di aiutare quelle donne che sono sottoposte ad un continuo impegno fisico e mentale, con asana, pranayama e meditazioni specifiche.