Tantra Yoga Bianco: una giornata di meditazione per elevare il tuo spirito
Il Tantra Yoga Bianco è una pratica di meditazione in coppia caratteristica del Kundalini Yoga. Si svolge in giornate particolari dedicate unicamente a questa pratica e costituisce, tra le altre cose, uno dei requisiti necessari per diventare insegnante certificato di Kundalini Yoga.
Cos’è il Tantra Bianco, e come si svolgono queste giornate meditative?
Lo vedremo in dettaglio, ma prima occorre parlare brevemente della nostra mente e dei pensieri subconsci che la abitano.
La mente subconscia
Nel Kundalini Yoga la meditazione generalmente è considerata lo strumento principe per liberarci di strutture mentali vecchie e limitanti.
La mente è una parte dell’essere umano fondamentale, essa genera migliaia di pensieri al secondo dei quali siamo totalmente inconsapevoli. Questi pensieri si accumulano nel subconscio e, quando il subconscio è colmo, si spostano nell’inconscio e cominciano a governare e influenzare la mente conscia.
Nella mente conscia i pensieri diventano sentimenti, emozioni, desideri, fantasie o realtà immaginarie e parziali, e ci comandano nel prendere decisioni, determinando la qualità della nostra vita, della comunicazione e generando uno stress pesante.
Con la meditazione puoi liberarti dal carico della mente subconscia, così da poter comprendere chi sei veramente, cambiare il tuo stile di vita a tutti i livelli, e portarti in uno stato in cui tutti gli elementi del tuo essere cooperano per renderti una persona integra e felice.
Il Tantra Yoga Bianco
Molte sono le meditazioni che Yogi Bhajan ha insegnato, tra queste il Tantra Yoga Bianco è una pratica preziosa e unica che accelera gli effetti ottenuti con le altre meditazioni. La differenza sostanziale tra questa forma meditativa e le altre è che il Tantra Yoga Bianco si può praticare solo in determinate giornate destinate a questo scopo e solo sotto la guida del Mahan Tantrico.
Come si pratica
Questa particolare forma meditativa avviene normalmente nel corso di una giornata, in un grande gruppo e si pratica in coppia. La coppia può essere formata da un uomo e una donna, ma anche da due donne o due uomini se non c’è lo stesso numero dipolarità.
Le coppie si dispongono in file, una persona seduta di fronte all’altra, tutte le donne su di un lato e gli uomini di fronte, entrambi si esegue nello stesso istante le istruzioni che vengono date per quella singola meditazione.
Le istruzioni sono trasmesse attraverso un video dell’ultimo Mahan Tantrico, Yogi Bhajan, mentre una facilitatrice è sempre presente fisicamente all’evento.
In ogni giornata di Tantra Bianco si svolgono da sei a otto meditazioni, ognuna può avere la durata di 62 minuti, 31 minuti e a volte anche di 11. Normalmente si tiene una pausa di 15 minuti circa tra una meditazione e l’altra e una pausa per il pranzo.
Una meditazione può essere così composta:
- una posizione del corpo o asana, di base si sta seduti per terra a gambe incrociate
- una tecnica di respiro o pranayama
- una focalizzazione mentale
- un mantra da ascoltare o cantare
- una posizione delle mani o mudra
- uno specifico movimento delle mani o delle braccia o del busto
Durante la pratica della meditazione, per mantenere il flusso dell’energia non ci si può alzare e lasciare il posto vuoto, è necessario alzare una mano così che un monitor (persone che assistono il tantra proprio con questa funzione) possa arrivare e sedersi al posto di chi si alza, continuando in sua vece la pratica di quella meditazione fino al suo ritorno.
Come funziona: l’energia diagonale
Nel Kundalini Yoga si immagina l’energia dell’universo come una trama composta da fili, intrecciati come i fili di un tessuto. Durante il Tantra Bianco è come se questa energia venisse tirata diagonalmente, perché per la particolare disposizione delle persone si crea un movimento energetico a “Z”. È il Mahan Tantrico che dirige questa energia a penetrare i blocchi nella mente subconscia dei partecipanti.
Nel piano spirituale, il Mahan Tantrico si connette attraverso il suo corpo sottile a quello della facilitatrice (che ora presenzia i Tantra dopo la morte di Yogi Bhajan), presente a quello di tutti partecipanti.
Il Tantra Yoga Bianco è diverso dal tantra nero o rosso. Anch’essi trasformano l’energia, ma con risultati molto diversi: il tantra nero direziona l’energia per manipolare un altro essere umano, mentre quello rosso per scopi di tipo sessuale.
Il Mahan Tantrico
Il Tantra Yoga Bianco veniva trasmesso in India da maestro ad allievo in modo segreto e selettivo. Secondo questa tradizione può esserci solo un Mahan Tantrico al mondo alla volta. Yogi Bhajan divenne maestro di Kundalini Yoga all’età di 16 anni e l’autorità di Mahan Tantrico gli fu conferita nel 1971, quando era già negli Stati Uniti. Decise perciò di aprire questa esperienza a chiunque volesse impegnarsi nella sua pratica, fedele alla missione che stava già portando avanti di divulgazione pubblica in occidente degli insegnamenti che aveva ricevuto nella natia India.
Il primo Tantra Bianco pubblico che Yogi Bhajan tenne fu nel 1971 a Los Angeles e da allora fino alla sua morte, avvenuta nel 2004, viaggiò in tutto il mondo facilitando almeno trenta tantra all’anno con migliaia di praticanti.
Nel 1987, da Maestro di questa epoca, Yogi Bhajan cominciò ad utilizzare la moderna tecnologia per la conduzione del Tantra Bianco, realizzando una serie di videocassette, dichiarando che avrebbero avuto lo stesso effetto della sua presenza fisica, dicendo che questa sarebbe stata la maniera per continuare a realizzare i Tantra anche dopo la sua morte, con l’aiuto di facilitatrici istruite appositamente per questo scopo.
Chi può partecipare?
Non esistono prerequisiti particolari per partecipare ad una giornata meditativa di Tantra Bianco, non ha importanza la religione da cui arrivi, né la disciplina yogica in cui ti riconosci, la cultura a cui appartieni: la cosa è importante è farlo con rispetto e fiducia e seguire attentamente le indicazioni date.
Come ci si prepara?
È consigliabile arrivare a questa giornata con un minimo di pratica di yoga o di esercizi di allungamento, per aiutare le anche e la colonna vertebrale.
Si pratica a piedi nudi, seduti su di un tappetino da yoga, su di una coperta o, nella tradizione del Kundalini, su di una pelle di pecora. Si può anche usare un cuscino da meditazione o una sedia se sei in una condizione fisica che lo richiede.
È obbligatorio vestirsi di bianco (questo colore, combinando tutti colori, rinforza e migliora il campo elettromagnetico) e avere la testa ben coperta con un copricapo efficiente, o se lo vuoi anche con un turbante, in quanto l’energia che si sviluppa è potente e se la testa non è ben protetta si possono avere dei forti mal di testa. Scegli preferibilmente tessuti e copricapi di cotone.
Dove praticarlo
Si può trovare una giornata di Tantra Yoga Bianco ovunque nel mondo, con una programmazione regolare. In Italia avviene due volte l’anno: a marzo a Roma, dove è organizzato da IKITA Italia, tra fine ottobre e i primi di novembre a Milano, organizzato dal centro Sat Nam.
Sul sito www.whitetantricyoga.com si può scaricare il programma mondiale e trovare tutte le informazioni importanti.
“Sin dai tempi antichi gli esseri umani hanno scoperto di avere fantastiliardi di pensieri, miliardi di sentimenti, milioni di emozioni, migliaia di desideri, centinaia di fantasie, realtà multiple e personalità. Fondamentalmente, la mente e i pensieri ci governano e ci fanno rimanere impantanati. Proviamo qualsiasi metodo disponibile per liberarci da questa pressione perché ci sta divorando dall’interno. Il Tantra Yoga Bianco vi rende capaci di spezzare questi blocchi subconsci, in modo tale che possiate godervi la vita. Nel più breve tempo possibile, potete fare l’esperienza della liberazione da un grosso fardello e da pesi in eccesso che portate in testa. Mentre vedrete e agirete con chiarezza in ogni momento, otterrete una profonda conoscenza di voi stessi e la vita cambierà. Mente, corpo e anima agiranno insieme come un tutt’uno. Questo è il sentiero verso la libertà e la consapevolezza personale e porterà ancora più successo in ogni aspetto della vostra vita.” Yogi Bhajan