Vivere lo Yoga, di Sharon Gannon – recensione
Vivere lo Yoga, di Sharon Gannon, EIFIS Editore →
Essere vegani
“Vegano” – questa parola è diventata messaggera di una scelta alimentare (ma non solo) importante, che si sta diffondendo sempre di più. Siti, libri di cucina, congressi, conferenze, associazioni, ristoranti… sono innumerevoli le voci che promuovono questo stile di vita che ha alla base un’alimentazione solo vegetale: una scelta spesso fatta non solo per ragioni di salute, ma soprattutto etiche. Mi ha fatto molto piacere in questi anni poter assistere e poter essere parte di un movimento così forte e determinato, lo vivo come un segnale importante di cambiamento. Io appartengo a un’epoca in cui non eravamo in tanti a fare scelte di alimentazione alternative, come anche per le cure, per i cibi biologici e la qualità della vita in generale; ma chi di noi lo ha fatto, ha messo dei semi che ora stanno fiorendo meravigliosamente.
Lo yoga è vegano
La scelta di non mangiare carne e, nella forma più intensa, niente che sia di origine animale, è un tema molto attinente alla pratica dello yoga e non solo perché questa disciplina arriva da un paese come l’India, per tradizione vegetariano, ma perché lo yoga stesso è portavoce di un atteggiamento verso il mondo fatto di accoglienza, compassione e rispetto per tutti gli esseri. Spesso nel nostro mondo occidentale si rischia di legare a questa meravigliosa disciplina soprattutto l’aspetto fisico, ma lo yoga è molto di più, perché noi esseri umani siamo molto di più del solo corpo fisico.
Vivere lo yoga, mangiare vegan: una scelta etica
Per questa ragione ho amato molto il libro di Sharon Gannon “Vivere lo yoga”, che affronta in modo deciso, potente, la scelta di essere vegani, spiegando in maniera coerente e consapevole come questo sia uno stile di vita che ha a che fare intimamente con la decisione di accogliere lo yoga nella propria vita. Chi pratica yoga non può prima o poi non confrontarsi con questo. Non ho mai pensato che chi mangia carne non possa fare yoga, ma sono certa che attraverso la pratica possono accadere cambiamenti interiori importanti che si manifestano, poi, in scelte di vita concrete che possono contribuire a un cambiamento in meglio del mondo – come smettere improvvisamente di fumare o, appunto, non voler mangiare più nulla di animale.
L’attivismo spirituale di Sharon Gannon
Sharon Gannon si definisce “un’attivista”, spiegando che attivista è qualcuno che vuole stimolare attivamente un cambiamento nel mondo. Sono certa che ogni insegnante di yoga che insegna con consapevolezza finisce per essere nel suo piccolo un “attivista” del cambiamento e miglioramento del mondo, perché aiuta le persone a prendere consapevolezza di sé stesse, a trovare un equilibrio tra le parti di sé e soprattutto ad aprirsi ad una via di accesso al proprio cuore e alla propria anima. Quando questo inizia ad accadere, noi cambiamo e il mondo con noi, e la magia dello yoga si avvera. Ma – ancora più importante! – ogni singolo praticante di yoga è un’attivista, perché con la sua pratica si attiva per aprirsi a un cambiamento importante. Ognuno di noi, amanti dello yoga ma anche no, può fare la differenza.
Vivere lo Yoga, di Sharon Gannon, EIFIS Editore
Vivere lo Yoga è uno dei libri di Sharon Gannon che amiamo di più! È un testo importante per chi voglia vivere appieno uno stile di vita yogico, nelle sue pagine Gannon spiega come applicare l’etica dello yoga all’interno del nostro stile di vita moderno. Utilizzando i suoi studi della tradizione Vedica, Sharon Gannon mostra come le pratiche yoga siano storicamente e strutturalmente legate ad uno stile di vita etico e vegetariano.
Vivere lo Yoga
Nel libro Vivere lo Yoga si esplora l’importanza di rispettare gli animali attraverso l’analisi degli Yama, le regole di vita degli yogi di cui scrisse il saggio Patanjali. Vi sono esposte tutte le ragioni del fare una scelta vegan, analizzate in relazione alla realtà di oggi, con l’intento di far riflettere e scegliere la vita anziché la morte.
Sharon afferma che se vogliamo raggiungere l’illuminazione, che è lo scopo finale del percorso di una pratica yoga, dobbiamo chiederci in che modo ci relazioniamo agli altri, perché sarà quella qualità a farci evolvere oppure no.
Scrive di “vegetariani etici” che “mangiano solamente cibo che proviene dalle piante in modo da mostrare compassione verso gli animali e gli altri esseri umani e per dare beneficio al pianeta”; continua “I vegetariani etici non mangiano prodotti caseari, uova e pesce perché non sono vegetali e mangiarli danneggia molto gli esseri e il pianeta […] I vegani sono vegetariani etici, che cercano di estendere la loro etica non solo a ciò che si mangia ma anche a tutto ciò che si consuma: cibo, vestiti, medicinali, combustibile e intrattenimento…”
Sharon promuove una grande verità: “lo yoga porta con sé la speranza che ci può aiutare a trasformare il modo in cui ci relazioniamo agli animali alla terra e agli altri”. E ancora afferma “credo che gli insegnamenti e la pratica yoga siano molto importanti, forse addirittura cruciali, per la sopravvivenza della vita sulla terra. Questo è il motivo per cui ho così tanta passione nel praticare e insegnare yoga.”
Anche io credo in queste parole, le sento vere quando leggo
“lo yoga ci ricorda che tutta la vita è sacra, che tutta la vita è connessa, e che ciò che facciamo agli altri finiremo per farlo a noi stessi. Il modo migliore per elevare le nostre vite è fare tutto ciò che possiamo per elevare le vite altrui.”
C’è un valore universale in queste parole, che abbraccia tutto, non solo gli animali.
Gli Yama: l’etica dello yoga
Dopo la parte introduttiva, il libro approfondisce la scelta vegan attraverso il primo ramo dei Sutra di Patanjali: gli Yama, ovvero le cinque limitazioni etiche del praticante di yoga:
- ahimsa: non arrecare danno,
- satya: sincerità
- asteya: non rubare,
- brahmacharya: moderazione
- aparigraha: non avidità
L’intento nell’applicazione degli yama è di andare verso un mondo pacifico, senza violenza (applicando ahimsa), senza bugie (applicando satya) e senza furti (applicando asteya), in cui sperimentare il piacere della vitalità fisica e mentale e la fine della malattia (applicando brahmacharya).
Sharon Gannon domanda: “Cosa scopriremmo se esaminassimo gli yama riguardo il modo in cui trattiamo gli animali che mettiamo nel piatto ogni giorno? Stiamo facendo loro del male? Li stiamo imbrogliando? Stiamo rubando loro? Li stiamo manipolando sessualmente? Li stiamo impoverendo a causa della nostra avidità? Che impatto ha il nostro trattamento di questi “altri” animali sul nostro ambiente interiore ed esteriore?”
Ti invito a provare a dare delle risposte a queste domande informandoti, cercando di andare oltre le abitudini, le comodità e aprendo il tuo cuore a un ascolto nuovo che lo yoga può aiutarti a far accadere.
Vorrei chiudere con queste parole di Sharon:
Non aspettate un mondo migliore. Cominciate adesso a creare un mondo di armonia e pace. Sta a voi e così è sempre stato! Potreste anche trovare la soluzione alla fine del vostro cammino.
Altri libri di Sharon Gannon
Jivamukti Yoga, di Sharon Gannon e David Life, Edizioni Mediterranee
Il primo libro scritto da Sharon Gannon insieme a David Life per presentare il loro stile di yoga. Jivamukti Yoga è un tentativo di reintegrare gli aspetti fisici, psicologici e spirituali dello yoga ad uso dei praticanti occidentali. Lo yoga è trasmesso agli allievi come pratica spirituale, e viene sempre ricordato loro che hanno intrapreso un viaggio mistico verso l’illuminazione.
Ricette per la Gioia, di Sharon Gannon, EIFIS Editore
Oltre 200 ricette vegan dal popolare menù della caffetteria newyorkese di Sharon Gannon, perfette per chi ha già compiuto una scelta di vita vegetariana o vegana, ma anche per gli onnivori curiosi di sperimentare nuove e deliziose ricette. Ricette per la Gioia è molto più di un semplice ricettario: Sharon Gannon introduce una riflessione importante sul rapporto tra yoga, alimentazione, non-violenza e sostenibilità.