Una sequenza di Kundalini Yoga per attrarre le opportunità
Questa sequenza di Kundalini Yoga attrae le opportunità e apre il centro del cuore. Vi permette di avvicinarvi alla prosperità dalla consapevolezza del centro del cuore, o “piano di attrazione”. Questa consapevolezza può essere sintetizzata come segue:
“Più mi apro, più posso attrarre. Non ho bisogno di lottare; ho la capacità di attrarre opportunità”.
Nelle parole diGuru Rattana Kaur, dal cui manuale Kundalini Yoga e la Meditazione è tratta questa sequenza: “cominciate a rendervi conto che le opportunità e la prosperità possono arrivare in forme diverse da quelle che avete immaginato. Dovete credere che vi meritate la prosperità, e che Dio vi ama.”
Come sempre, prima di iniziare la pratica ricordati di aprire con i mantra di apertura e, quando hai terminato, di chiudere come indicato nel nostro articolo dedicato alla struttura di una sessione di Kundalini Yoga.
Ricorda che se non è specificato diversamente gli occhi sono sempre chiusi, focalizzati al punto in mezzo alle sopracciglia, al“terzo occhio”. Ricorda anche che nella respirazione si fa vibrare il mantra Sat quando inspiri e Nam quando espiri. Il respiro è sempre dal naso, se non è specificato altrimenti.
Letture: Kundalini Yoga e la Meditazione, di Guru Rattana Kaur
Questa sequenza e le sue illustrazioni sono tratte da un importante manuale di Kundalini Yoga, da poco disponibile anche in italiano, dedicato in particolare all’apertura del centro del cuore. L’autrice Guru Rattana Kaur, una delle prime allieve di Yogi Bhajan, propone molte sequenze inedite, preziose sia per i principianti che per i praticanti avanzati e gli insegnanti. Per saperne di più e per acquistarlo, leggi la scheda del libro nella nostra Vetrina.
1. Flessioni della colonna vertebrale
- Siediti sui talloni,
- inspirando vibra mentalmente Sat (concentrandoti sulla prima vertebra o il primo chakra) mentre fletti la colonna in avanti;
- espirando vibra mentalmente Nam (concentrandoti sulla quarta vertebra o sul terzo chakra) mentre fletti la colonna indietro.
Se hai difficoltà a tenere la posizione, puoi mettere un cuscino sotto gli ischi, tra le gambe; oppure puoi provare a piegare una coperta e posizionarla sotto il dorso dei piedi o tra i talloni e le natiche. Se per qualsiasi problematica questa posizione per te dovesse rivelarsi impossibile, allora fai questo movimento della colonna seduto a gambe incrociate.
Fallo 2-3 minuti massimo.
Per chiudere:
- Tieni la posizione, ferma la colonna al centro, inspira, tieni l’aria dentro e contrai Mula Bhanda (ano, organi genitali e ombelico: leggi di più su come effettuare le chiusure nel nostro articolo sui bandha) per circa 10 secondi
- espira rilassando la contrazione e tenendo l’aria fuori per 10 secondi,
- torna a contrarre Mula Bhanda e tieni per 10 circa.
- Ripeti la chiusura altre 2 volte, per un totale di 3.
Prenditi qualche istante di ascolto, rimanendo seduto sui talloni o tornando a sederti a gambe incrociate.
2. Cadute del corpo
- Siediti sulle natiche e stendi le gambe in avanti,
- porta le mani sul pavimento accanto ai fianchi,
- solleva il corpo (e i talloni) dal pavimento (fai del tuo meglio e cerca di sostenere il sollevamento con le braccia),
- lasciati cadere rapidamente.
Lascia che il respiro si abbini da solo al movimento e praticalo per 2-3 minuti massimo.
Per chiudere:
- Fermando il movimento e tenendo le gambe stese e le mani vicine ai fianchi, inspira,
- sospendi il respiro per circa 10 secondi,
- proietta dal centro del cuore ed espira.
Prenditi qualche istante di ascolto, rimanendo con le gambe stese o tornando a sederti a gambe incrociate.
3. Posizione del Corvo
- Alzati in pedi tenendo i piedi alla larghezza delle anche, o leggermente più larghi se ne hai bisogno,
- scendi piegando le ginocchia: se i talloni si sollevano da terra, arrotola una coperta o il tappetino e posizionalo sotto così da avere un buon appoggio;
- rimanendo accovacciato porta le braccia distese in avanti, le dita si intrecciano fuorchè gli indici che sono appoggiati tra di loro e stesi verso l’infinito davanti al cuore (si chiama kepsana mudra: qui trovi la descrizione di queto e altri mudra),
- esegui il Respiro di Fuoco.
Praticalo per 2-3 minuti massimo.
Per chiudere:
- tieni la posizione totale, inspira,
- sospendi il respiro per circa 10 secondi,
- proietta dal centro del cuore ed espira.
Prenditi qualche istante di ascolto tornando a sederti a gambe incrociate.
4. Corsa sul posto
Alzati in piedi e inizia a correre vigorosamente, tirando le ginocchia in alto e spingendo le mani chiuse a pugno in avanti alternativamente. Se ti accorgi che ne hai bisogno per tenere un equilibrio ottimale, puoi aprire gli occhi, ma tienili comunque focalizzati su di un punto all’orizzonte davanti a te.
Pratica per 3-5 minuti massimo.
Per chiudere:
- fermando la corsa, rimani in piedi con le braccia lungo i fianchi e le dita rilassate,
- inspira profondamente tieni l’aria dentro per circa 10 secondi,
- espira e rilassa.
Prenditi qualche istante di ascolto in piedi, lascia che il respiro rallenti e poi torna a sederti a gambe incrociate.
5. Loto Kundalini
- Rimani seduto e portati in equilibrio sui glutei,
- piega le gambe e afferra gli alluci dei piedi con il dito indice e medio di ogni mano, premi sull’unghia dell’alluce del piede con il pollice di ogni mano;
- mantenendo questo aggancio ai piedi inizia a allungare di lato e verso l’alto le gambe cercando di raddrizzarle, arriva fino a dove senti che puoi mantenere l’equilibrio; con la pratica vedrai che arriverai a rimanere con le gambe ben stese.
- Tieni la schiena ben diritta. Tenendo la posizione fai il Respiro di Fuoco.
Praticalo per 2-3 minuti massimo.
Per chiudere:
- Tieni la posizione con le gambe aperte fino a dove sei arrivato, inspira profondamente,
- sospendi il respiro per circa 10 secondi, fai salire l’energia lungo la spina dorsale,
- ed espira e rilassa.
Prenditi qualche istante di ascolto tornando a sederti a gambe incrociate.
6. Trea kriya
- Siediti sul tallone sinistro (per poter stare seduto sul tallone sinistro, se ne hai necessità, prova a sistemare una coperta tra il tallone e la natica o tra il dorso del piede e il pavimento),
- cerca di portare il piede destro sulla coscia sinistra, (se questo è un po’ difficile per te oggi, puoi sistemare un cuscino sotto il ginocchio destro per aiutarti a non inclinare con il busto e provare ad arrivare con il piede sul fianco sinistro; se il piede non arriva sulla coscia sinistra poggialo a terra lateralmente alla gamba sinistra),
- porta le mani a coppa sotto l’ombelico la destra sotto la sinistra con il palmo rivolto verso l’alto,
- solleva il diaframma e vibra il mantra “Ong So Hang” a voce alta con forza dal cuore, senti il suono vibrare nel cuore.
Praticalo per 2-3 minuti massimo.
Per chiudere:
- tieni la posizione totale, inspira profondamente,
- sospendi il respiro per circa 10 secondi,
- espira e rilassa.
Prenditi qualche istante di ascolto tornando a sederti a gambe incrociate.
7. Braccia parallele
- Rimani seduto a gambe incrociate, distendi le braccia ai lati parallelamente al suolo, all’altezza delle spalle, i palmi delle mani sono rivolti verso l’alto.
- Concentrati sull’energia che arriva al palmo della mano sinistra ed esce dal palmo destro, formando un potente arco sulla testa da mano a mano, e fai il Respiro di Fuoco.
Praticalo per 2-3 minuti.
Per chiudere:
- Tieni le braccia stese inspira profondamente,
- sospendi il respiro per circa 10/15 secondi e mentre senti l’energia che continua a entrare nel palmo della mano sinistra, scorre attraverso le spalle, lascia il palmo della mano destra e fa un arco sopra la testa.
- Espira e rilassati.
Prenditi qualche istante di ascolto rimando seduto a gambe incrociate con le mani sulle ginocchia.
8. Inchinarsi all’Infinito
- Inizia ancora in Posizione Facile, con le mani nella Stretta di Venere poggiate contro la nuca,
- inspira in silenzio vibrando Sat e mantenendo il busto verticale,
- espira vibrando Nam piegando il busto e portando la fronte a terra arrivando fin dove puoi arrivare.
Praticalo per 2-3 minuti massimo.
Per chiudere:
- fermati con il busto verticale mantenendo la posizione completa,
- inspira profondamente tieni l’aria dentro per circa 10 secondi,
- espira e rilassa.
Prenditi qualche istante di ascolto rimando seduto a gambe incrociate con le mani sulle ginocchia.
9. Sollevamenti delle braccia
- Stando nella Posizione facile, distendi le braccia di fronte a te con i palmi delle mani verso il basso, tenendole parallele tra di loro.
- Alza le braccia alternandole, da parallele a terra a 60° da terra; in seguito alterna il movimento.
- Comincia inspirando mentre il braccio sinistro sale e il braccio destro scende, poi fai l’inverso (il movimento e il respiro sono veloci, il respiro è quasi come un Respiro di Fuoco).
Praticalo per 2-3 minuti massimo.
Per chiudere:
- ferma entrambe le braccia al livello del terzo occhio, inspira profondamente,
- tenendo l’aria dentro per circa 10 secondi proietta dal terzo occhio all’infinito.
- Espira e rilassati.
Prenditi qualche istante di ascolto, rimando seduto a gambe incrociate con le mani sulle ginocchia.
10. Connessioni cosmiche
- Mantieniti seduto a gambe incrociate per tutta la durata di questo passaggio,
- le braccia saranno sollevate e piegate ai gomiti a formare un arco sulla testa, saranno le mani in tre passaggi distinti a cambiare il mudra, come spiegato a seguire:
- Primo passaggio: le mani sono nella Stretta di Venere 10 cm sopra il chakra della corona, il settimo; i palmi delle mani sono rivolti verso il basso (Posizione Shakti); focalizza gli occhi chiusi al chakra della corona facendo il Respiro di Fuoco.
Praticalo per 2-3 minuti.
Di seguito, senza abbassare le braccia, passa alla fase seguente. - Secondo passaggio: Le mani rimangono dove sono intrecciate, solo gli indici si stendono verso l’alto appoggiandosi completamente l’uno all’altro; continua a focalizzare lo sguardo al chakra della corona e respira lentamente e profondamente.
Praticalo per 2-3 minuti massimo.
Passa alla fase seguente si seguito senza abbassare le braccia. - Terzo passaggio: senza abbassare le mani, sciogli l’intreccio delle dita e porta le punta delle dita a contatto, mantieni i palmi separati (come a creare un teepee) e continua a proiettare in alto mantenendo la focalizzazione dello sguardo (occhi chiusi) alla sommità della testa al settimo chakra.
Fai il Respiro di Fuoco.
Praticalo per 2-3 minuti massimo.
- Primo passaggio: le mani sono nella Stretta di Venere 10 cm sopra il chakra della corona, il settimo; i palmi delle mani sono rivolti verso il basso (Posizione Shakti); focalizza gli occhi chiusi al chakra della corona facendo il Respiro di Fuoco.
Per chiudere:
- Tieni su le braccia nel mudra finale e mantieni la focalizzazione degli occhi, inspira profondamente
- sospendi il respiro per circa 10/15 secondi,
- proietta in fuori, espira e rilassati.
Porta giù le braccia sciogliendo il mudra, poggia le mani sulle ginocchia, rimani seduto e prenditi qualche istante di ascolto.
11. Energia verde
- Porta le braccia lungo i fianchi,
- piega gli avambracci verso le spalle con i palmi delle mani rivolti in avanti
- rimanendo comodamente rilassato, visualizza l’energia di colore verde mentre canti dal cuore Harì, Harì, Harì, Har, sentendo una leggera contrazione all’ombelico.
Praticalo per 2-11 minuti massimo.
Per chiudere:
- inspira profondamente,
- espira e rilassati in Gyan Mudra.
- Medita e, seduto sotto una pioggia di energia verde, pensa a tutte le cose per le quali puoi essere grato. Ama ogni respiro che arriva, ama tutte le cose, conosciute e sconosciute.
Suggerimenti per la pratica
Inizia la pratica di questa sequenza con molta calma e gradualità, così da permettere al tuo sistema di abituarsi a un nuovo flusso energetico e rinforzare il corpo, la muscolatura e i tuoi organi gradualmente.
Tutti i dieci passaggi prevedono da 2 a 3 minuti come tempo massimo, solo la posizione undici può essere praticata da 2 a 11 minuti. La parte conclusiva, la meditazione in Gyan Mudra, non prevede nessun tempo specificato: se avrai sviluppato un buon ascolto, sentirai da solo quanto tempo tenerla, potrebbero bastarti anche pochissimi istanti per riconoscere la benedizione della tua vita.
Un possibile inizio, per la prima settimana di pratica, potrebbe essere di 1 minuto ciascuno per tutti i dieci passaggi e almeno 3 minuti per l’undicesima fase.
Già dalla seconda settimana puoi aumentare di 30 secondi ogni posizione e di 1 minuto o anche 2 l’ultima fase e così via, fino ad arrivare ai tempi massimi segnalati.
Questi sono solo suggerimenti, perché come lo yoga ci insegna ogni persona è un unico caso a sé, ma ho imparato sulla mia diretta esperienza di praticante, oltre che di insegnante, che darsi tempo è davvero importante: perciò ascoltati, non aver fretta e procedi con cura e ascolto. Buona pratica!
Illustrazioni di Ann Marie Maxwell