Diventare Insegnante: Dharma Kaur
Dharma Kaur, è insegnante di Kundalini Yoga e di Kundalini Yoga per la Gravidanza Consapevole, ideatrice del progetto Le Vie del Dharma e responsabile dell’omonima collana editoriale di yoga.
→ Quando hai conosciuto lo yoga?
Nel 2000, quando mi ero appena licenziata dall’azienda di moda per cui ho lavorato tanti anni, ho incontrato lo yoga attraverso Shiv Charan Singh; era un periodo di grande crisi per me. Non avevo mai fatto yoga prima e neppure mi interessava. Quello che mi ha radicata nel Kundalini da subito è stata la portata degli insegnamenti in generale, soprattutto l’utilizzo della voce; già dalla prima sadhana ho sentito che ero a casa, non comprendevo il significato di tutti quei mantra in una lingua sconosciuta, ma ho sentito che non era importante, mi sono sentita che era dove volevo stare.
→ Come hai compiuto la scelta di frequentare una scuola di formazione e diventare insegnante di yoga?
Ho sentito che dovevo farlo, come una chiamata. Certo la ragione poi ha intessuto motivazioni più che valide, ma il primo impulso è stato misterioso. Per la prima volta nella mia vita non ho avuto dubbi: volevo vivere dello yoga, l’ho urlato al mondo e in tanti mi hanno deriso… Posso affermare che ci sono riuscita, vivo dell’insegnare lo yoga da 10 anni, quasi 11.
→ Che tipo di formazione hai seguito?
Ho seguito un Corso formazione insegnanti organizzato da Sat Hari Kaur con la direzione didattica di Shiv Charan Singh a Bologna nel 2005. È stata una formazione magnifica, con un corpo docenti internazionale, tutti allievi diretti di Yogi Bajan, sono ancora profondamente grata a chi lo organizzato perché mi ha dato questa bellissima possibilità.
→ Seguire il corso di formazione per insegnanti ha influito sulla tua pratica personale dello yoga? Come ha cambiato la tua relazione con lo yoga “sul tappetino”?
Ha influito totalmente: ho iniziato a praticare tutti i giorni, scoprendone l’importanza e il beneficio, anche il sacrificio che comporta perché mi sono resa conto ben presto che ero disposta a rinunciare a tante cose pur di non perdere la mia pratica. Praticare ha affinato la comprensione dell’importanza dell’esperienza, che è la cosa davvero fondamentale per vivere lo yoga, il confronto continuo con le mie possibilità e i miei cosiddetti “limiti”. Sono diventata più forte, anche più sensibile, più determinata nel perseguire quello che davvero amo. La mia pratica è la mia àncora nella vita, tornare al tappetino è come tornare a casa dentro di me, ogni volta che smarrisco la strada lo yoga mia aiuta a tornare e tornare e tornare…
→ Quali effetti hanno avuto gli studi e l’attività da insegnante di yoga sul tuo stile di vita, sulla tua esperienza “fuori dal tappetino”?
Che ti accorgi che vorresti vivere come insegni. È una cosa che dico spesso: insegnare con la benedizione del sostegno della Catena d’oro (ovvero tutti gli insegnanti che sono esistiti prima di te), è un’esperienza totalmente elevante; accorgersi che sei tu, proprio tu a parlare, a sostenere, ad aiutare gli altri a stare meglio, a diventare consapevoli, pur facendo da tramite a insegnamenti meravigliosi e immensi, ti eleva. Rimane un ricordo a cui fare riferimento nella difficoltà del vivere. Sì, insegnare mi ricorda che posso esprimere me stessa dal potere del mio cuore.
→ C’è un messaggio o un incoraggiamento che vorresti dare a chi sta pensando di intraprendere questo percorso?
Diventare insegnante è un percorso meraviglioso, di grande trasformazione; aiutare gli altri e essere al servizio di insegnamenti preziosi è davvero una possibilità da non perdere. Ascolta il tuo cuore e lascia che sia questa parte di te a guidarti, insegnare per me è solo un grande atto d’amore.