Autobiografia Di Uno Yogi di Paramhansa Yogananda – Recensione
→ Autobiografia Di Uno Yogi, Paramhansa Yogananda, Ananda Edizioni
Autobiografia Di Uno Yogi è un testo fondamentale, forse il libro sullo yoga più conosciuto, elencato fra le cento opere di contenuto spirituale più importanti del ventesimo secolo. Non è tuttavia solo un’opera spirituale, nelle sue pagine troviamo approfondimenti e vere e proprie lezioni di yoga (per esempio: che cos’è un mantra).
Esistono molte edizioni Autobiografia Di Uno Yogi, quella di cui vi parlo in questa recensione è un’edizione speciale, la riedizione fedele dell’edizione originale del 1946.
Autobiografia Di Uno Yogi: due dediche
Possano
le sacre vibrazioni
di questo libro
colmare la tua anima
Questa è la dedica che si trova a p. 487, e non è firmata. Peccato. In ogni caso ci fa subito capire che cosa abbiamo di fronte: sacro, libro, anima.
Così è in effetti: che sia un libro non ci sono dubbi; stampato su carta ecologica (evviva!).
Sacro lo è anche solo per i temi che tratta. Leggendo “autobiografia” si può pensare a un noioso diario personale. Non è così: chi scrive è “un autentico yogi indù” e ciò che leggiamo è qualcosa che “con chiarezza scientifica” spiega “le leggi sottili, ma ben definite, per mezzo delle quali gli yogi compiono miracoli e raggiungono la completa padronanza del sé”.
Della seconda dedica conosciamo l’autore, è addirittura autografa, fatta così bene che aprendo il libro per un attimo può sembrarti che ci sia stato un errore e ti abbiano dato il libro di qualcuno, con la dedica scritta a mano dall’autore stesso, il 19 gennaio 1947.
Ogni copia di questo libro ha questa bella dedica, le benedizioni di Paramhansa Yogananda. Il motivo di tutto questo è che l’edizione di cui sto parlando è quella originale del 1946 – e se pensate di regalare il libro a qualcuno vi consiglio di prendere proprio questa!
Come si legge nel “Caro lettore” all’inizio: “siamo felici di offrire questa grande opera nella sua versione originale, così come Yogananda la scrisse nel 1946. Egli lavorò per venticinque anni alla prima edizione […] di cui curò personalmente la pubblicazione […] si è cercato di aderire fedelmente allo stile, alle scelte lessicali […], alla formulazione delle frasi e perfino alla punteggiatura del testo originale. […] Anche la grafica riproduce fedelmente quella dell’edizione del 1946”.
Chi non l’ha mai letto?
È raro che qualcuno risponda “Io!”, perché è il libro che si consiglia sempre a chi, principiante nello yoga, chieda un consiglio per cominciare a leggere qualcosa per capirne di più.
Scherzi a parte, anche chi l’abbia già letto (come è il mio caso, più di 20 anni fa) rileggerlo sarà ancora una volta divertente e sorprendente. Attraverso le parole dell’autore parteciperemo ai suoi incontri con Gandhi, Tagore, Tolstoi, Roerich, Babaji, Therese Neumann (la mistica con le stimmate); andremo con lui in California, dove nel 1925 ha stabilito il suo “quartier generale”; saremo con lui anche quando morì, il 7 marzo 1952 (conosceva il giorno, la causa e le circostanze della propria morte), senza che il suo corpo mostrasse – nelle 3 settimane successive, prima della chiusura del feretro – alcun segno di decomposizione. “Il mondo occidentale rimase sbalordito di fronte a tale miracoloso stato di incorruttibilità”.
Foto antiche e indici moderni
Qua e là incontriamo anche delle fotografie, in bianco e nero, con un Elenco delle illustrazioni all’inizio del libro: la madre, lui a 6 anni, lui con Gandhi, i luoghi che ha fondato nel mondo, le riunioni e le conferenze cui ha partecipato… Possiamo perfino vedere la scrittura di Gandhi, sul registro degli ospiti di una delle molte scuole fondate da Paramhansa Yogananda (p. 437)!
“È un’avventura spirituale appassionante, fra storie autentiche di miracoli, grandi yogi e santi, alla scoperta dei segreti dell’antica scienza del Kriya Yoga e delle verità più profonde della nostra anima”.
Autobiografia di uno yogi
Per questa edizione è stato fatto un grande lavoro di attualizzazione sugli Indici, ampliati rispetto a quelli originali.
C’è un Indice delle citazioni bibliche, l’Indice dei versetti biblici, l’Indice delle altre citazioni e l’Indice analitico. Veramente un gran lavoro, grazie a chi l’ha fatto per il nostro uso migliore.
All’inizio del libro troviamo la Prefazione di Swami Kriyananda (discepolo diretto dell’autore), che ha scritto anche la Postfazione, seguita da una cronologia con i fatti salienti della vita del grande yogi, più una piccola storia del libro: “Chi fosse interessato a conoscere la storia della nascita di questo capolavoro […] può trovarla nel sito www.anandaedizioni.it, dove è disponibile anche la versione integrale del capitolo aggiunto da Yogananda nella terza edizione del 1951, l’ultima pubblicata prima della sua morte”.
Dalla Quarta di copertina:
Ci sono libri che hanno il potere di trasformare l’esistenza.
Libri capaci di spalancare le finestre dell’anima.
Libri come questo.
→ Autobiografia Di Uno Yogi, Paramhansa Yogananda, Ananda Edizioni
Apr 26, 2018 @ 3:59 pm
Questo straordinario romanzo del più grande mistico mai conosciuto nel mondo dello yoga è sempre più attuale.
Il saper far comprendere con parole molto semplici è la sua eccellente particolarità. Grazie per la sua recensione.